CHIESA E MONASTERO DI SAN BARNABAS
La chiesa e il monastero di S. Barnabas stanno all’estremità occidentale della necropoli di Salamina. Le informazioni su la personalità e l’opera di S. Barnabas provengono da fonti storiche. Nato a Salamina, S. Barnabas era il figlio di una famiglia ebrea. Dopo la sua educazione a Gerusalemme, egli ritornò a Cipro e, nell’a.D. 45 egli si uni a S. Paolo per predicare il Cristianesimo. Come risultato del suo operato, egli fu ucciso da ebrei e il suo corpo nascosto per poter essere nella notte gettato in mare.
Alcuni dei discepoli di S. Barnabas testimoni di quanto era accaduto presero il corpo e lo sepellirono in una cava sotto un albero di carubbo ad ovest di Salamina insieme alla bibbia di S. Matteo che egli portava sempre con se. Gli ebrei vennero a conoscenza di quanto accaduto e diedero la caccia ai discepoli di S. Barnabas fino a che non li persero di vista all’altezza delle cave di Paraskevi vicino a Nicosia. I discepoli fuggirono in Egitto dal porto di Karavostasi. Il luogo dove S. Barnabas era stato seppelito rimase sconosciuto per un lungo periodo in quanto nessuno a Cipro ne era a conoscenza. Dopo un lasso di tempo di 432 anni, il luogo di sepoltura fu rivelato in un sogno al Vesc. Anthemios.
Egli ordinò l’apertura della tomba. La bibbia di S. Matteo ritrovata nella tomba fu la prova che i resti erano quelli di S. Barnabas. Il Vescovo mandò il corpo a Istanbul all’Imperatore Zeno. L’Imperatore allora dichiarò l’autonomia della chiesa di Cipro e donò i fondi per la costruzione di un Monastero sul luogo di sepoltura. Il Monastero fu costruito nel 477 a.D. L’immobile prese l’attuale struttura nel 1756 per ordine dell’Arc. Philotheos sotto l’impero ottomano. Dopo l’operazione di pace del 1974, il Monastero e la Chiesa rimaserò in attività grazie ai servizi di tre preti. Nel 1976 i tre preti si trasferirono al Sud a causa di vecchiaia e malattia. Il sito fu preservato e protetto nella sua forma originale e aperto ai visitatori. Icone, murali e altri oggetti furono messi in mostra nella Chiesa nel perimetro del Monastero. Il Dipartimento dei Beni Culturali iniziò i restauri nell’Agosto 1991. La Chiesa dopo i restauri fu trasformata in un Museo di Icone con l’aggiunta di nuove icone nel 1992. Le stanze del Monastero sono state adibite ad un Mueo archeologico e le stanze all’entrata principale in uffici amministrativi. In aggiunta, il cortile all’interno è stato pavimentato con ciottoli e messo a posto.